Sobre Canciones - Volume 3 (1968)
     

La guerra è finita. Il ritorno dello zio Francesco.
Alla fine della guerra, in una bella giornata di sole, mentre Luisa era intenta ad alcune faccende, sentì delle grida riecheggiare per la valle. Si precipitò nel cortile e insieme alle nonne cercò di capire cosa stesse succedendo. Sceso da un treno a San Damiano, appena passato il rio, seduto sul ciglio di un fosso trovarono Francesco Amerio, ritornato dal campo di concentramento. Era diventato una larva. I famigliari lo vid ero in uno stato di tale abbattimento che la preoccupazione soverchiò la gioia. Artigliere alpino della divisione Susa, era stato catturato dai tedeschi in Albania il giorno dell'armistizio.
Fabrizio e Mauro nei giorni seguenti lo stuzzicarono, cercando di sapere qualcosa di quella terribile esperienza. Lo zio raccontò loro della fame, delle bucce di patata, del torso del cavolo diviso in quattro per sopravvivere; infine dell'esperienza più terrificante: quando, in fila per entrare nel forno crematorio, si era salvato perché il turno delle guardie era finito. Vicende che lo minarono per sempre nello spirito. Tutto ciò è rimasto impresso in Fabrizio che poi scrisse “La guerra di Piero” rifacendosi ai ricordi dello zio.

La Guerra ha terminado. El regreso del tío Francesco.
Al final de la guerra, en un hermoso día soleado, mientras Luisa estaba ocupada con algunas tareas, escuchó gritos que resonaban en el valle. Corrió al patio e intentó averiguar qué estaba pasando con sus abuelas. Descendiendo de un tren en San Damiano, justo al pasar el río, sentados en el borde de una zanja, encontraron a Francesco Amerio, que había regresado del campo de concentración. Se había convertido en una larva. La familia lo vio en un estado de tal depresión que la preocupación abrumó la alegría. Artillero alpino de la división de Susa, fue capturado por los alemanes en Albania el día del armisticio.

En los días siguientes, Fabrizio y Mauro le martirizaron, tratando de saber algo sobre esa terrible experiencia. El tío les habló del hambre, de las pieles de patatas, del cogollo del repollo dividido en cuatro para sobrevivir; Finalmente, la experiencia más aterradora: cuando, en la fila para ingresar al crematorio, se salvó porque el turno de los guardias había terminado. Eventos que lo minaron para siempre en espíritu. Todo esto quedó impreso en Fabrizio, quien luego escribió "La guerra de Piero" basándose en los recuerdos de su tío.

De: "Non per un dio ma nemmeno per gioco – Vita di Fabrizio De André" – Luigi Viva.

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"La canzone di Marinella"
"Mi aveva talmente emozionato che ho cercato di reinventarle una vita e di addolcirle la morte"

"Me emocionó tanto que intenté reinventarle una vida y suavizar la muerte"

Fabrizio de André
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"'La canzone di Marinella' è ispirata ad un fatto di cronaca nera che avevo letto su un giornale quando avevo 15 anni. La vicenda di una ragazza che a sedici an ni si era trovata a fare la prostituta e che una sera era stata scaraventata nel Tanaro o nel Bormida da un delinquente. La storia mi aveva talmente tanto emozionato che ho cercato di reinventarle una vita e di addolcirne la morte.

"'La canzone di Marinella' está inspirada en una crónica negra que leí en un periódico cuando tenía 15 años. La historia de una niña que a los dieciséis años tuvo que convertirse prostituta y que una noche fue arrojada al Tanaro o Bormida por un criminal. La historia me emocionó tanto que intenté reinventar su vida y suavizar su muerte".

Fabrizio de André